In Cammino

In Cammino

Il Viaggio

Nello scenario senza tempo delle maggiori e più prestigiose Abbazie d’Europa, prende vita In cammino, la speciale iniziativa ideata e promossa da Livia Pomodoro che, in tre anni, da luglio 2023 fino al 2025, anno del Giubileo, farà tappa in questi suggestivi luoghi ricchi di storia, arte e spiritualità, fari di civiltà che hanno illuminato – dal Medioevo a oggi – gli anni più bui del nostro continente.

Il moderno pellegrinaggio partirà il 28 luglio da Canterbury, punto di inizio della Via Francigena contrassegnata poco prima dell’Anno Mille dal vescovo Sigerico, per giungere nel 2025 a Roma, in occasione dell’Anno Santo.

In cammino ripercorre in ognuno dei tre anni le tre principali esperienze del viaggio: partire (2023), transitare (2024), arrivare (2025). E in ogni singola tappa verrà declinata una parola (da pellegrinaggio a misericordia; da silenzio a bellezza ) che farà da filo conduttore attivo per spettacoli, concerti e incontri allestiti nelle diverse Abbazie.

In questo intenso triennio saranno toccate 14 importanti Abbazie d’Europa, attraverso 7 nazioni (Gran Bretagna, Francia, Germania, Olanda, Belgio, Svizzera, Italia) ognuna in una tre giorni in cui saranno organizzati, all’interno di un’architettura di rara bellezza, per lo più patrimonio Unesco: spettacoli teatrali e musicali, recital e letture con artisti di primissimo piano, ispirati all’idea di viaggio ed alla pratica del pellegrinaggio di ieri e di oggi.

Un “ieri” e un”oggi” fatto anche di prodotti del territorio, di un’agricoltura antica e oggi moderna e sostenibile da visitare. E su cui dibattere in tavole rotonde e incontri con relatori, esperti e studiosi di chiara fama, protagonisti di buone pratiche del mondo bioagricolo.

Non si tratta solo di un viaggio in Europa lungo le vie attraversate nei secoli dai pellegrini di ieri e di oggi – sottolinea Livia Pomodoro, Presidente del Teatro No’hma di Milano e ideatrice dell’iniziativa – quanto di un percorso del cuore e della mente che riunisce in sé ragione e fede, riscoperta e rispetto dell’ambiente all’insegna della speranza in un futuro migliore per il nostro continente e il nostro pianeta. In ogni Abbazia porteremo un piccolo ma immenso segno simbolico di pace, cultura, dialogo, solidarietà e fratellanza, perché siamo convinti che da questi luoghi, come è avvenuto in un passato poi non così lontano, possa di nuovo partire la vera rinascita dell’umanità”.

Accompagna il percorso di “In cammino” l’Associazione Europea Vie Francigene (AEVF), patrocinata dal Consiglio d’Europa, e la rete delle Organic Cities impegnate nella diffusione di buone pratiche bio amiche dell’economia circolare.

Perchè la via Francigena

La Via Francigena per secoli è stato il principale asse di collegamento dal nord al sud Europa, lungo il quale transitavano pellegrini diretti a Roma o a Gerusalemme.
Essa si intreccia con altri cammini: Santiago di Compostela, la Via Benedicti e la Via Micaelica, l’Itinerarium Burdigalense che da Bordeaux raggiunge la Terra Santa.
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Perchè
le Abbazie

Le Abbazie rappresentano da sempre un faro di civiltà e un porto sicuro nelle notti più buie della storia europea. Luoghi che univano la conservazione e la propagazione della conoscenza,
attraverso l’attività delle Scholae e degli Scriptoria con la riproduzione amanuense dei codici miniati, e centri di ricovero e di ristoro sia fisico che spirituale dei viandanti.
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Giubileo
2025

In cammino un evento ufficiale patrocinato dal Giubileo e selezionato per l’Anno Santo 2025 da Monsignor Rino Fisichella, Presidente del Consiglio per la Promozione
della Nuova Evangelizzazione (a lui Papa Francesco ha affidato il coordinamento della preparazione dell’Anno Santo 2025).
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Perché la via Francigena

La Via Francigena per secoli è stato il principale asse di collegamento dal nord al sud Europa, lungo il quale transitavano pellegrini diretti a Roma o a Gerusalemme, viaggiatori e mercanti con diversi manufatti, tra cui produzioni artistiche e intellettuali. E’ stato quindi il circuito elettivo per la trasmissione del sapere, dell’arte e della cultura nell’intero continente, partendo dalla diramazione principale che dall’Inghilterra e dal Canale della Manica raggiungeva il Mediterraneo.

Una via altamente simbolica che unisce l’Europa dei popoli e delle culture e di cui le Abbazie sono ancora oggi il segno vivo, un punto focale dell’umanità capace di comunicare speranza, dato che affondano le proprie radici nel passato e si proiettano nel futuro.

Perciò l’Associazione No’hma in cammino intende compiere il proprio “pellegrinaggio” di disseminazione artistica in questi luoghi espressione di spirito, pace, fratellanza e cultura: un cammino di conoscenza reciproca e di recupero di un’identità comune a tutta l’Europa.

Perché le Abbazie

Le Abbazie hanno da sempre rappresentato un faro di civiltà nelle notti più buie della storia europea. Dei luoghi che abbinavano la conservazione e la propagazione della conoscenza, attraverso l’attività delle Scholae e degli Scriptoria con la riproduzione amanuense dei codici miniati, al ricovero dei viandanti e al loro ristoro sia fisico che spirituale. Non soltanto delle comunità aperte di attrazione e diffusione umanistica, ma anche dei veri e propri centri di un’economia basata sull’innovazione agricola e il commercio, che da esse scaturiva irradiandosi su tutto il territorio badiale.
È ciò che emerge osservando il sistema delle marcite inventato nel XIII secolo dai cistercensi dell’abbazia di Chiaravalle nel milanese; o l’antica produzione di birra a Montecassino e nel monastero benedettino di Weihenstephan.

Un’economia artigianale, circolare e sostenibile che in molti casi prosegue ancora oggi sotto forma di impresa etica rispettosa dello sviluppo sociale, della cultura e della tutela ambientale, considerati dei beni e degli elementi preziosi fin dai tempi più remoti.